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Approvazione definitiva per il Decreto Infrastrutture

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Con 104 voti favorevoli e 67 contrari, il si del Senato trasforma il decreto in Legge

L’Aula del Senato ha approvato in via definitiva con 104 voti favorevoli e 67 contrari il Decreto Infrastrutture (Dl 73/2025), già approvato dalla Camera dei deputati. Tra le novità introdotte dalla revisione del testo, segnaliamo una serie di modifiche al codice degli appalti pubblici, diversi interventi in tema di Ponte sullo Stretto e il rinvio del blocco alla circolazione per i veicoli Euro 5. Con la miniriforma degli appalti viene introdotta la revisione dei prezzi nei lavori pubblici dovuta all’aumento dei costi delle materie prime e l’anticipo dei prezzi del 10% per i progettisti che permette a imprese e professionisti di avere liquidità per avviare le attività legate agli appalti. Passo avanti verso l’infrastruttura più discussa del Paese: grazie a un emendamento la società Ponte sullo Stretto di Messina Spa diventa stazione appaltante qualificata che in tal modo potrà procedere in maniera più rapida nelle fasi di progettazione, affidamento ed esecuzione. Inoltre, presso il MIT viene istituito un tavolo tecnico per le opere incompiute per sbloccare progetti fermi per mancanza di fondi, fallimenti, cambi normativi. Anche al Senato sono state confermate le previsioni introdotte alla Camera e proposte da Fincantieri relative agli aggiornamenti annuali dei prezzi, infatti, la nuova norma prevede che l'applicazione dei prezzari aggiornati annualmente possa avvenire in diminuzione - rispetto ai prezzi posti a base di gara, al netto dei ribassi formulati in sede di offerta - per le sole lavorazioni eseguite o contabilizzate nell’anno 2025, scongiurando così il rischio di applicazione retroattiva della norma introdotta dal DL 50/2022.
21 Luglio
Autore
Redazione

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